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https://issuu.com/ordinedegliarchitettidiarezzo/docs/architettura_di_parole_2019
dove è possibile consultare il “Quaderno 1 – Architettura di Parole” contenente i racconti premiati e finalisti della I° edizione.
20/09/2019
Con la Cerimonia di Premiazione tenutasi lo scorso 19 settembre si è conclusa la 1a Edizione del Concorso di scrittura “Architettura di Parole”, si rendono pubblici di seguito i risultati, con la classifica finale dei 3 vincitori e la lista in ordine alfabetico dei restanti 7 finalisti, che, come previsto dal regolamento, entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Classifica:
Menzione:
“Sedici fiorini d’oro” – Lucia Agati;
“Circa il paradosso di un’Arte figurativa e astratta” – Alessandro Ambrosini
“Pietra: vertigine e simbiosi” – Aurora Botto;
“Cappella Sistina.Proiettile” – Raffaella Laezza;
“Simbiosi” – Daniele Longobardi;
“I colori di Milano” – Ilaria Petrussa;
“Fantasmi” – Caterina Romano.
26/08/2019
L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Arezzo nell’ambito della cerimonia di premiazione del 1° Concorso Nazionale di Scrittura “Architettura di Parole”, organizza l’incontro sul tema:
“ARCHITETTURA DI PAROLE: COSTRUIRE CON LA SCRITTURA”
che si terrà il 19 Settembre alle ore 16.30 presso l’Urban Center, Via Leone Leoni, 1- Arezzo.
26/07/2019
Le 3 (Tre) Opere che saranno premiate, elencate in ordine alfabetico e non di classifica, sono:
15/04/2019
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo, su proposta e con la collaborazione della propria Commissione Cultura, indice la 1a edizione del Concorso Nazionale di scrittura “Architettura di Parole”. Il Concorso è patrocinato dal Consiglio Nazionale APPC e dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Come nasce il titolo? Il titolo del Concorso trae spunto da una frase, anzi da un’opera scritta da Carlo Mollino, un architetto sui generis nel contesto dell’architettura italiana ed europea del 900. A Mollino è riconosciuta la capacità di essere stato un artista trasversale, capace di dialogare con letterati, storici dell’arte e di essersi occupato attivamente di cinema e di urbanistica con uguale sensibilità e competenza. La sua multidisciplinarità, che non gli ha mai fatto perdere di vista il proprio ruolo di Architetto, lo ha portato a divenire un ideale mentore per il Concorso bandito dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Arezzo. Realizzare l’Architettura con le parole è una sfida stimolante e costruttiva, non casuale, che desidera porre al centro dei riflettori l’Architettura (storica, moderna o contemporanea) in un contesto che si liberi da preconcetti e sovrastrutture. Il Concorso si pone come obiettivo quello di leggere e interpretare l’Architettura attraverso una narrazione testuale, alla quale possono essere affiancate opere grafiche e/o foto.
Si allegano: